domenica 26 maggio 2013

Concerto a Ponte Tresa - 23 maggio 2013

Bissato il successo dell'anno prima
col Coro EVA di San Pietroburgo !
giovedì, 23 maggio 2013


Eh sì ragazzi, arrischiamo di diventare ripetitivi e pedanti dicendo che anche questo concerto e tutto quanto ne è seguito è semplicemente da incorniciare in una di quelle serate delle grandi occasioni.

Che il concerto sia stato di livello elevato non lo diciamo noi, ma lo testimonia il numeroso pubblico presente e fra questi anche un certo signor Ottavio Palmieri (per chi ancora non lo conoscesse, può trovare informazioni sul suo sito personale).

Dopo le esecuzioni dei nostri cantori


che come il solito hanno deliziato i presenti con brani molto diversi e con un alto livello interpretativo, il Coro misto Eva da San Pietroburgo ha presentato un programma molto particolare legato alla tradizione ebraica. Qualche cosa di particolare fuori dai soliti canoni ai quali siamo abituati alle nostre latitudini.



Ciliegina sulla torta il canto finale Haschi venu, canone ebraico a tre voci eseguito dai due cori riuniti.



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E se si canta bene, si merita anche una ricompensa. Questa volta grazie alla disponibilità del Consiglio parrocchiale di Ponte Tresa e alla brigata capitanata dallo chef Danilo,


cantori e accompagnatori, hanno potuto godere di una superlativa cena, apprezzata da grandi e piccoli.


Benché giorno infrasettimanale, la serata si è prolungata fino alle prime ore del mattino fra canti,


 scambi di doni


 e tantissima allegria.


Come ben testimoniato dalla maestra del coro ospite Ludmilla Tarvainen ”nonostante le difficoltà di comunicazione dovuta alla lingua, i due cori si sono dimostrati molto uniti nell'amicizia consolidata dall'amore comune per il canto”.
E chissà che un qualche giorno non si possa rinsaldare questa concordia con una trasferta in terra russa, dove molti dei nostri antenati (dei quali parecchi di origine malcantonese) hanno lasciato traccia del loro ingegno.



Un doveroso ringraziamento per l’ottima riuscita della serata va a Valeria per l’organizzazione,


alla Parrocchia di Ponte Tresa per la disponibilità,


a Danilo e alle sue signore per l’ottima cena


e naturalmente ai membri e agli accompagnatori del Coro Eva.



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I nostri baldi cantori si concedono ora qualche giorno di pausa per poi  prepararsi a dovere per la trasferta di due giorni a Valdobbiadene invitati dal locale Coro Cesen. Se riusciremo, cercheremo di seguirli per poi riportarvi qualche appunto di cronaca. 

domenica 19 maggio 2013

Una serata fuori dal comune ...

Una cena al buio

I nostri amici dei Cantori riescono a dare il meglio di loro durante i concerti anche perché sono un gruppo molto affiatato. E questo affiatamento si sviluppa pure dopo le prove e le loro esibizioni ma sicuramente pure in momenti particolari come quello vissuto ieri sera.

Un gruppetto di coristi con alcuni famigliari, ci siamo trovati presso la Sala Moscacieca di Casa Andreina della UNITAS, Associazione ciechi e ipoventi della Svizzera italiana, per una cena al buio.

Accolti da Simona e Luigi, a gruppetti siamo stati accompagnati in una sala completamente buia dove d'un tratto ti rendi conto che specialmente  l'udito e il tatto diventano essenziali per poterti orientare e condividere il mondo con gli altri.

L'ambiente si presentava davvero così!

Quindi a "tastoni" ti siedi al posto assegnato e cerchi con le mani le posate, il tovagliolo, i bicchieri, la bottiglietta dell'acqua, il pane; provi a riempirti un bicchiere con l'acqua.
Poi arriva la prima portata, allora annusi, provi a tagliare, ascolti i compagni che commentano: è una lasagna, no è un pasticcio di verdure, è piccante, no agrodolce! Prendi le prime forchettate ma in bocca non arriva niente! Allora metti un dito nel piatto (tanto non ti vede nessuno!) e ti aiuti così a riempire la forchetta e a mangiare.
È effettivamente un po' piccante, ci vuole un goccio di vino. Chiami Luigi e lui ti riempie il calice: bere è più semplice ma attenzione quando riponi il bicchiere.
L'ambiente è bellissimo, intoniamo il nostro inno a Bacco: dal fondo della sala arrivano degli applausi. Sono di una famiglia i cui figli hanno invitato i loro genitori per una serata diversa.

È strano, non ci si vede e tutti hanno tendenza ad alzare il tono della voce come a voler compensare la mancanza del contatto visivo e per attirare l'attenzione di uno o dell'altro commensale.

La cucina chiama, Simona e Luigi ci portano il piatto principale: fiuti, senti il caldo vapore che si leva, "tasti" con le posate, questa volta la forchetta "carica" qualche cosa più facilmente, si tratta di purea di patate e poi cerchi (magari ancora con l'indice!) e trovi della carne; la tagli ma una volta il pezzetto di  filetto è come un cinque centesimi, la volta dopo come un cinque franchi. Non è affatto evidente "dosare" le forchettate.
Tra un boccone  e l'altro facciamo ancora qualche canto, qualcuno racconta una barzelletta,  ci si scambia qualche battuta, qualche impressione.
I nostri gentilissimi camerieri ci raccontano anche della loro situazione: la giovane Simona, già campionessa svizzera di tiro con la carabina, ipovedente dopo un incidente e Luigi  diventato cieco a trent'anni a causa del diabete. Ma sono proprio loro che con il loro spirito, la loro gioia creano questo bel ambiente.

Il tempo corre via velocemente e siamo già al dessert: è freddo, sarà gelato! ma il vicino dice che lui ha una crema! quello di fronte trova dell'ananas! Hanno tutti ragione: è un ottimo tris di gelato, ananas e tortino tiepido.

E siamo così giunti al caffè che con stupore di tutti viene servito ... al lume di candela! Prendiamo così visione della sala, dell'arredo, della distribuzione dei tavoli, dell'occupazione dei posti e tutti si rendono conto come sia decisamente difficile solo immaginare senza vedere.
La cena è terminata ma nessuno ha fretta di partire. Anzi ci ritroviamo al bar a scambiarci le impressioni e a sentire altri particolari della vita di persone meno fortunate di noi come Simona e Luigi.

È stata una bellissima serata e come ha detto Paola "Certo un gruppo affiatato come il nostro ha permesso di divertirsi pure molto, ma poi rimangono altre sensazioni e riflessioni più serie che aiutano molto a comprendere sia il mondo sia le persone che vivono con questo handicap".

Rivolgiamo quindi un grande ringraziamento alla UNITAS per questa lodevolissima iniziativa, allo chef Sandro per l'ottima cena, al barista Giorgio e soprattutto a Simona e a Luigi che oltre alla signorilità nel servirci ci hanno riconfermato che la vita è degna di essere vissuta anche in mancanza della vista e che noi più fortunati spesso ci lamentiamo per inezie.

E chissà che da tanto nasca tanto e che un giorno non si possa organizzare qualche cosa di molto particolare come un concerto al buio. Sarebbe sicuramente una grossa sfida per i cantori, per il loro maestro e per tutti coloro che volessero per una volta ascoltare senza essere distratti dal vedere.

C'è sempre una luce che brilla per ognuno di noi!

venerdì 17 maggio 2013


Articolo apparso su "Il Corriere del Verbano"


Articolo apparso su "Il Corriere del Verbano" a firma Emilio Rossi del 15 maggio 2013

lunedì 6 maggio 2013

Concerto a Sessa



Che serata ragazzi col
magnifico Coro Brianza!
sabato, 4 maggio 2013


Un meraviglioso pubblico delle grandi occasioni ha fatto da cornice al magnifico concerto che i nostri cantori e gli amici del Coro Brianza hanno tenuto sabato 4 maggio nella chiesa Prepositurale di Sessa. Le premesse per un grande successo c'erano tutte grazie ai nostri baldi cantori che continuano a riscuotere successi in patria e all'estero e soprattutto per il più volte premiato Coro Brianza.

Dopo il saluto di benvenuto da parte di Lindo Deambrosi, di fronte a una chiesa occupata in tutti i posti i Cantori di Pregassona hanno presentato alcuni dei loro pezzi più prestigiosi come lo struggente KZ di M.Maiero, il conosciutissimo Mezzanotte a Mosca (di V.Solov'ëv-Sedoj/M.Matusovskij) o il sempre bellissimo Tamburino  nell'armonizzazione di don W.Mori; come pure La figlia più bella armonizzata da Giacomo Monica (grande amico del coro di Pregassona  ) o Fa la nana (armonizzata da Giorgio Vacchi) e poi l'Ave Maria del nostro maestro Luigi De Marchi in una versione rivisitata dove le soliste Glenda e Vania hanno  riaffermato, se ancora ce ne fosse bisogno, la loro bravura.

Dopo aver ricevuto i meritatissimi applausi, i nostri hanno lasciato spazio al coro ospite proveniente da Missaglia (Lecco). Una quarantina di voci virili che hanno suscitato un grandissimo entusiasmo fra il pubblico grazie a un variegato programma con brani molto diversi fra loro. A un Maggio  di M.Maiero ha fatto da contrappunto la particolare Ninna nanna del contrabbandiere di Davide Van de Sfroos. Dopo la presentazione di Geordie di Caracristi  il coro si è diviso in due gruppi per l'esecuzione della Pavana di B.De Marzi.

    

Di nuovo riuniti i coristi della Brianza hanno fatto un breve giro del mondo partendo dalle montagne aostane con Montagnes Valdotaines, passando per la Grecia con Kapios Ghiortasi, scendendo nelle terre promesse con Joshua e terminando nel nuovo mondo con Kumbaya.

Gli apprezzamenti dei presenti e gli insistenti applausi hanno obbligato il maestro Fabio Triulzi a richiedere ai suoi coristi un paio di brani fuori programma.

Ricevuti i complimenti da parte del parroco don Alessandro De Parri,

"don Alessandro, grazie per l'ospitalità"
tutti i coristi si sono riuniti per l'esecuzione del brano finale Improvviso di B.De Marzi, ma l'insistenza del pubblico ha avuto la meglio e la serata si è infine conclusa con il Signore delle cime e un riproposto Maggio d'assieme.


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Dopo le ottime esibizioni canore, tutti gli interpreti sono stati invitati a condividere la gustosissima cena



signorilmente offerta dal locale  Comitato 1° Agosto che qui ci corre l'obbligo di ringraziare sentitamente. Come da tradizione, la serata ha avuto il suo epilogo col "secondo concerto" in Piazza da Sora grazie a una decina di esecuzione alternate fra i due cori e un canto finale d'assieme.



L'ora era ormai tarda e quindi i protagonisti si sono scambiati i saluti di rito con un arrivederci in terra di Brianza. Ma ai nostri amici dispiaceva lasciare il bel villaggio di Sessa e allora, per ringraziare della bella giornata, hanno pensato di dedicare l'ultimissimo canto a "Maria, signora della neve..." nella suggestiva chiesa di Sant'Orsola.¨

Chiesa di Sant'Orsola, ore 01.35

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Prossimo appuntamento:
giovedì, 23 maggio alle ore 20.30
nella Chiesa di S. Bernardino a Ponte Tresa
con il "Coro EVA" di San Pietroburgo